sabato 5 aprile 2008

Cardiologia...


"...Che si gioca per vincere e non si gioca per partecipare; chi è ferito e non cade, ma continua ad andare...a sbattersi nel buio e a farsi vedere, a sanguinare di nascosto e a pagare da bere...a goccia a goccia, ma tu guarda, il mio cuore mangiato, l’amore ha sempre fame, non l’avevi notato? e dice sempre con disinvoltura, senza paura dice: “mai”...che si veste di bianco per scandalizzare e compra rose a dozzine e fa curvare i pianeti e fa piegare le schiene...che si gioca per vincere e chi vince è perduto, con una chiave ed un numero in mano tutta la notte aspettare un saluto e a pensare: “ti amo”...chi raccoglie conchiglie dopo la mareggiata, e il cielo è ancora scuro, ma la notte è passata, e macina la sabbia dentro i mulini a vento e che non ha mai fretta e che non ha mai tempo...E poi l’amore indecente, che si lascia guardare, l’amore prepotente che si deve fare...e gli amori ormai passati e ancora vivi nella mente...chè dell’amore non si butta niente..." (F. De Gregori).

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