venerdì 11 luglio 2008

I racconti del Bosco di Hern - La ninfa delle farfalle (Epilogo)

..."Mell...mi piacerebbe sentirti chiamare così, se in futuro qualche altro uomo avrà la fortuna di parlare con te". "Mell, mi piace...e così sia. Ora anche io ho un nome, e tutto ciò mi fa sentire più vicina a voi umani". Lasciò cadere il sacchetto per prendere l'altra mano del suo nuovo amico. Sorrideva Mell, divenendo inevitabilmente ancora più bella. Passarono tutto il giorno insieme, intorno al laghetto. Mell gli insegnò i profumi, i colori, i segreti e la vita di ogni piccola creatura che abitava quella parte del bosco. "Mell è stata molto felice di averti conosciuto, ma ora devo andare". Lentamente la parte bassa del suo vestito riprendeva, con leggero rilievo, gli arabeschi di tronco d'albero. Il sole stava per tramontare. I suoi raggi che riuscivano ad infiltrarsi fra i rami degli alberi del Bosco, formavano come delle tende di luce che quasi racchiudevano i due amici in una soprannaturale intimità. "Sei una persona meravigliosa, cerca di trasmettere la tua nobiltà d'animo a tanti uomini, finché ti è possibile. Madre Natura si sta ammalando, purtroppo... I miei amici del Bosco dicono che è stata colpa di voi umani. Ma ora questo non ha importanza. Tutti noi abbiamo bisogno di persone come te per cercare di guarirla. Non è tardi... ". "Dolce Mell, potrò mai un giorno rivederti?". "Rivedermi? Non c'è necessità che tu venga qui per rivedermi. Oggi ti sei illuso di toccarmi, ma vedi... io sono fatta di spirito. Spirito un po' magico che sicuramente è presente anche dentro di voi umani. Basta saper riconoscere che fa parte del vostro essere. Se desideri così tanto rivedere Mell, inizia a guardarti intorno. Soprattutto quando senti il bisogno di credere in qualcuno. Guardale dentro le persone, fino in fondo al proprio animo. Troverai tante e tanti Mell che hanno bisogno di te e anche tu avrai bisogno di loro. Aiutali a cambiare, tu già lo stai facendo... Non è tardi!". Gli diede un bacio e sparì all'interno della corteccia, mentre il tronco riprese le sembianze di un'incantevole fanciulla. Tutte le farfalle diedero fine alla magica danza e pian piano fecero ritorno da dove erano venute. Il giovane raccolse il cestino ed il bastone per poi prendere il sentiero che lo conduceva a casa, senza voltarsi indietro. "Seguirò il tuo consiglio Mell", disse fra sé. Però da quel momento non fece altro che desiderare così tanto di diventare un albero... uno in particolare. (FINE)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ti voglio tanto bene:)

E L L I E ha detto...

Anche io, tantissimo, mia briciolina!