venerdì 21 dicembre 2007

Fiaba del Bosco Incantato (prima parte)



Questa fiaba, che si snoderà in cinque parti, racchiude un pò il senso della vita, delle cose essenziali invisibili all' occhio poco attento...Lo dedico a tutti coloro che vorranno passare da questo blog...


...Raccontano che in un paese non molto lontano da qui viveva una bimba dalla pelle bianca bianca ma nessuno ne ricordava più il nome poiché la chiamavano Fiocco di Neve. E ricordano che un giorno allontanandosi da casa più del dovuto si perse nel Bosco Incantato.
Il Bosco Incantato era la casa del Mago della Luce, e la sua dimora era un grande castello nel mezzo del bosco. Questo mago era davvero potente…
Si dice che prima del bosco ci fosse un grande deserto, e che lui si sentì così profondamente triste dalla visione che pianse tutto il suo amore, e immediatamente cominciarono a germogliare alberi e piante, con animali favolosi. Dicono che da allora nel Bosco Incantato c’ è la felicità. E che chiunque ci vada non ne esca mai… senza diventare pazzo. Fiocco di Neve tutto questo non lo sapeva.
Quel giorno aveva seguito l’arcobaleno per arrivare ad uno degli estremi, e si trovò invece nel Bosco Incantato, vicino ad un laghetto di ninfee. Entusiasta da tanta bellezza che la circondava e dalla tranquilla felicità che invadeva il suo cuore, non si accorse della presenza di un signore piuttosto basso, dai capelli e dalla barba bianca e lunga che indossava un abito buffo azzurro pieno di stelle.
Il signore, senza presentarsi le disse: "Buonasera. Come mai sei nel Bosco Incantato? Cerchi anche tu la felicità?". Solo allora la bimba comprese di essersi smarrita, e improvvisamente ebbe paura.
I suoi genitori le avevano detto di non allontanarsi da casa e di non dare retta agli sconosciuti. Invece lei era lì. Capì subito, però, che non doveva avere paura, c’era qualcosa negli occhi del signore basso che la tranquillizzavano: erano occhi pieni di bontà, forse come quelli di Babbo Natale, pensò Fiocco di Neve.
- "Buonasera signore", rispose un poco impacciata.
- "Ti sei persa, bimba?"
- "Credo di sì. Non so da che parte è la mia casa, e i miei genitori saranno preoccupati…"
Scoppiò a piangere pensando ai suoi genitori.
Il signore si presentò. "Sono il Mago della Luce, il padrone di questo Bosco Incantato e potrai rimanere finché vorrai in questo luogo. La mia casa sarà la tua casa…"
Il Mago della Luce aveva deciso di adottare la bambina, tanto le faceva tenerezza con le treccine che scendevano ai lati del volto.
La bimba rimase ferma, e ancora singhiozzando disse sì con la testa. Non sapeva come tornare a casa né cosa fare…
Il Mago della Luce le fece vedere, negli anni che passarono, come la bellezza dell’ Amore era la perfezione. Nel Bosco Incantato tutto era perfetto, bello, si respirava armonia in ogni cosa.
Tutte le case che popolavano il bosco erano perfette, gli abitanti erano sempre in accordo, tutti si volevano bene. Se qualcuno aveva bisogno di aiuto c’erano sempre dei vicini disposti ad aiutarlo. Le donne e gli uomini non si comportavano, come fuori del Bosco, con invidia o con interesse. Ogni gesto era spontaneo e si scambiavano serenità. Tutto era perfetto. Perciò nessuno andava via dal Bosco Incantato. Col passare del tempo Fiocco di Neve aveva imparato l’arte della magia che il Mago le aveva insegnato. Era capace di far volare gli uccellini che cadevano dai loro nidi in primavera e di far splendere l’arcobaleno. Aveva imparato tante cose nel Bosco Incantato
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