lunedì 31 marzo 2008

A Carrie...


Ti regalo la chiave per entrare nel mio cuore cara Carrie, perchè tu possa sentirti almeno per un istante in un piccolo luogo che è tuo. Ed io...sarò felice perchè un angelo veglierà sul battito delle mie sensazioni...

Con costante ed immutato affetto, Ellie...


Poèsia...



Stendo la mia candida anima nel verde prato dei sogni...Ho lasciato alle spalle inquietudini di tenerezze sopite, immagini lontane di disattenti amori eppur presenti nell’ inconscio del mio accorato respiro...

Dimenticare...


...Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa che non vediamo quella che è stata aperta per noi...Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato...

venerdì 28 marzo 2008

Ossessioni...



...Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola…

Pezzi di memoria...


...Si, sono diventata un'altra. Spietata la lama dei miei occhi, amaro e salace il mio sarcasmo. Ma se non noi, chi trasforma le persone amate in altre che non si ha più la forza di amare? Si...morivamo...ma qualcosa ci impediva di credere nel tuo e nel mio non esistere...

martedì 25 marzo 2008

Pagina 161...


"...C'erano degli scoiattoli neri nel bosco...(...) C'erano anche degli strani rumori, grugniti, calpestii, tramestii frettolosi nel sottobosco e tra le foglie che senza fine giacevano ammucchiate e fitte sul suolo della foresta; ma da che cosa fossero prodotti quei rumori, Bilbo non riusciva a vederlo. Le cose più brutte che videro furono le ragnatele: ragnatele scure e spesse, dai fili straordinariamente robusti, spesso tese da un albero all'altro, o aggrovigliate sui rami più bassi ai lati del sentiero. Nessuna era tesa attraverso il sentiero, ma era impossibile dire se esso fosse sgombro per magia o per qualche altra ragione...(...) Peggiori però erano le notti. Calava allora il buio nero come la pece, ma proprio come la pece; così nero che non si poteva vedere niente di niente. Bilbo provò ad agitare la mano davanti al proprio naso, ma non potè vederla affatto...(...)"


Grazie Dreyfus per avermi invitata a pubblicare la pagina 161 del mio libro preferito...Inevitabilmente essa descrive il Bosco.

Questo è l'anno della rana e...


Neanche gli animalisti più convinti ci avevano pensato. Poi è arrivata l'organizzazione mondiale Amphibian Ark e ha proclamato il 2008 anno della rana. L'obiettivo è quello di salvare 6.000 specie di anfibi, il 50% dei quali rischia di scomparire. Rane, ranocchi e salamandre sono minacciati soprattutto dai cambiamenti climatici. L'innalzamento delle temperature sta prosciugando gli stagni, che sono il loro habitat naturale.

P.S. : Ho sempre sognato di essere una rana...Fin da piccola pensavo che essa ha una possibilità di riscatto e diventare una principessa o regina...a differenza dei cinghiali...Essi potranno solo arrovellarsi per sempre nel fango e grugnire...non diventeranno mai principi o imperatori...

lunedì 24 marzo 2008

Segreti...


...La realtà dell'altro non è in ciò che vi rivela, ma in ciò che non ha la forza di rivelarvi. Perciò se volete capirlo non ascoltate quel che dice, piuttosto quello che non dice...

domenica 23 marzo 2008

Egosintonia...distonia...


Ci sono momenti come emozioni che durano il tempo che lo zucchero svanisce nel caffè. All'apparenza disciolto, ma con l'aiuto di un cucchiaino, nel fondo, puoi scoprirlo ancora, granuloso ai bordi, nell'insieme morbido. Perciò il momento, come l'emozione, assume una forma e un significato, in base all'attenzione e alla concentrazione che ci metti, nel guardarlo. Tutti i livelli hanno la loro sacrosanta rispettabilità. Puoi gettare lo sguardo sulla superficie della tazzina, come puoi immergerti dentro, attraversare il calore, fino ad arrivare sul fondo ed esplorarlo. Tutto ciò mi sembra evidente, come farina sui vestiti. Eppure talvolta, l'impronta si trova inspiegabilmente sulla schiena, e per accorgertene, serve una persona che ti avverte o uno specchio, con il quale fare confronti. E per confrontarti devi avere il carattere adatto per farlo, altrimenti ogni sguardo è un accusa e ogni parola, una condanna. Ma la colpevolezza esiste, quant'è vero che l'altra faccia della medaglia è l'innocenza. Spesso ci si sente colpevoli solo in proporzione alla condanna. Quindi se non esiste condanna, cessa anche il senso di colpa. E io sono lo specchio, vedo l'impronta, ma non ho mani ferme per toglierla. E il confronto continua, tra vino e bruschetta e il sorriso tipico di un aperitivo allungato, tra una panca e uno sgabello, tra mani pallide su calze nere. Tra differenze evidenti, libere di non sentirsi colpevoli. Quale miglior confidente di un giudice indulgente?
Momenti come emozioni dal rumore del gesso, stridulo sulla lavagna, dalla voglia di disegnare un banco immacolato, da un sospiro di sollievo, dalla sciarpa sul collo in dicembre. La stessa sciarpa che a volte non va via. Parlare come se ci fosse un tempo limitato per farlo, come se le parole tendessero a sovrapporsi. Senza soffocare alcun pianto. Ogni dieci parole, ce ne sono sei in regalo. Il premio è istantaneo. Una chiacchierata furtiva, voluta, sognata che forse gioca con sentimenti sepolti. Fantasmi mai scacciati, rumori di catene. Le parole parlano dei sentimenti sacri, infranti come promesse, che sono fatte notoriamente per non essere rispettate. Tutto ciò, ammettendo che l'essere umano, in quanto tale, è limitato, anche se potenzialmente è molto di più. Mai scommettere aspettative. La pena, qui, è assicurata.
Momenti ed emozioni. Sempre più frequenti. L'ultima questa notte. L'essere umano, pur essendo limitato, rompe i suoi argini, che al momento sono difficilmente arginabili. Scattano rinunce e comportamenti ambigui. Mani nervose in una borsa e capelli raccolti frettolosamente. Occhi stanchi, lunghi o frequenti respirie muscoli tesi. E forse tutto ciò, corrisponde al giorno peggiore che a tutti capita. Ma non è esattamente questo. Se esaspero tutto, mi spiego meglio. Se esaspero tutto, ho finito di spiegarmi. E' impensabile, ho appena iniziato.
Grazie Elenina per avermi permesso di inserire il tuo post (http://tennyo.blogs.it/).

venerdì 21 marzo 2008

Buona Pasqua...



Buone feste, piene di cioccolato, passeggiate al sole, felicita' e sopratutto tanti auguri a tutti per una Pasqua di pace!!!

Ellie

Amore e Ragione...


...L’ Amore e la Ragione sono due viaggiatori che non abitano mai insieme nello stesso albergo: quando uno giunge l’altro parte...

domenica 16 marzo 2008

Silenzio...


...Datemi il silenzio e sfiderò la notte...

venerdì 14 marzo 2008

Follia e sagezza...


Un ramo di pazzia abbellisce l'albero della saggezza (A. Morandotti).

Ritorno alla luce...


...I giorni scivolano via e l'inverno gentile sta per terminare... Dopo le piogge, il lago trabocca di acqua dolce e gli uccelli migratori stanno tornando...Il Bosco, a poco a poco, si ripopolerà...

Dormi...


Dormi...dimentica la nostra lite...Immagina il risveglio avvolto nella freschezza...
Ma come costringerti ad immaginarlo, diffidenza di persona? Avvolgiti, avviluppati di sonno. Quello che si vuole, si può fare nel sonno, da svegli, ciò che si borbotta...Il motivo d'insonnia qual'è? Forse il mugghio del mare? La supplica dei rami? Tristi presentimenti? La disonestà di qualcuno? O forse, la mia, soltanto... Amami, perdonami...anche se solo nel sonno, anche se solo nel sonno.

sabato 8 marzo 2008

De Gregori...

Ho voluto mettere il testo di questa canzone di De Gregori...molti ricordi richiama alla mia mente. Buona lettura.

"Pioggia e sole cambiano la faccia alle persone - fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano e tornano e non la smettono mai - sempre e per sempre tu ricordati dovunque sei, se mi cercherai - sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai - ho visto gente andare, perdersi e tornare e perdersi ancora e tendere la mano a mani vuote - e con le stesse scarpe camminare per diverse strade o con diverse scarpe su una strada sola - tu non credere se qualcuno ti dirà che non sono più lo stesso ormai - pioggia e sole abbaiano e mordono ma lasciano, lasciano il tempo che trovano - e il vero amore può nascondersi, confondersi ma non può perdersi mai - sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai - sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai".


L' idiota...


Se punti il dito verso la luna, l'idiota guarderà il dito (anonimo).

Città di Si...


...Nella città di Si, la vita è invece come il canto del tordo. La città non ha mura e somiglia a un nido. Ogni stella del cielo chiede di essere presa tra le dita. In nessuno c'è ombra di sospetto e treni, navi, detto-fatto, ti conducono là dove tu voglia andare, e l'acqua gorgogliando, come gli anni, mormora lieve: "si, si, si...si, si, si...". Forse è meglio, comunque, che mi agiti, ormai fino in fondo ai miei anni, tra queste due città: Si e No! I nervi, come cavi siano tesi, tra la città di No e la città di Si.

mercoledì 5 marzo 2008

La città di No...


...Tutto è atterrito e spento nella città di No, che somiglia ad uno studio rivestito di angoscia. Con il fiele, ne lucidano il parquet ogni mattina. In esso, i divani sono fatti di ipocrisia e tutte le pareti, di sventura. Ogni ritratto guarda sospettoso. Ogni oggetto è rinchiuso in sè, tutto ombroso. Illuso, se pensi di ricevere là un saluto o un consiglio o, diciamo, un mazzetto di fiori. Con la carte carbone, le risposte dono dattiliscritte "no, no, no...". E quando si spegne del tutto la luce, danno inizio i fantasmi a un lugubre balletto. Illuso, neanche se crepi, otterrai il biglietto, per lasciarla la città di No, la città nera...

domenica 2 marzo 2008

Balocchi e uomini...


Nella scelta dei loro balocchi gli uomini sono irrazionali come i bambini (R. Kipling).

Dedica al Bosco...


Voglio fare una dedica al mio Bosco pubblicando la foto di un bellissimo quadro di Georges-Pierre Seurat, "Lisière de bois au printemps" esposto al Museo d'Orsay a Parigi, con l'augurio che la primavera arrivi presto!

Sorrisi...


...Erano tanti, un tempo, i tuoi sorrisi: sorpresi, maliziosi, festosi sorrisi, tristi a volte un tantino, ma tuttavia, sorrisi. Non uno è rimasto a te dei tuoi sorrisi. Troverò un campo dove a centinaia crescono i sorrisi. Te ne porterò una bracciata dei più bei sorrisi. E hanno stancato anche a me gli altrui sorrisi. E hanno stancato anche a me i miei propri sorrisi. Di difesa ne ho tanti di sorrisi, che mi rendono ancora meno facile ai sorrisi. Ma, a dire il vero, io non ho sorrisi. Sei tu per la mia vita l'ultimo dei sorrisi, sorriso, che sul volto non ha mai sorrisi (E. Evtušenko).

sabato 1 marzo 2008

Poèsia...


Tradimento delle mani?! Tradimento degli occhi?! Tradimento dei viali! Degli stagni! E dei pioppi! Dei tigli! E degli ippocastani! Tradimento degli anni! Di estati! E di autunni! Ci siamo separati io e te così slealmente...Senza vergogna, espliciti, come uomini d'affari. Non separati. Addirittura scissi come qualcosa necrotizzata intera. Come le acque torbide a valle conservano il ricordo di tersa sorgente, e come il sole ricordano le città nebbiose, come sognano i boschi i ghiacci eterni, così la morte dell'amore non è la morte dei ricordi, di quella orginaria purezza. Chi ancora ricorda qualcosa non è povero e a notte fonda, in qualche dove, nel buio, supremo affiora il rumore di quei passi in me...