sabato 1 marzo 2008

Poèsia...


Tradimento delle mani?! Tradimento degli occhi?! Tradimento dei viali! Degli stagni! E dei pioppi! Dei tigli! E degli ippocastani! Tradimento degli anni! Di estati! E di autunni! Ci siamo separati io e te così slealmente...Senza vergogna, espliciti, come uomini d'affari. Non separati. Addirittura scissi come qualcosa necrotizzata intera. Come le acque torbide a valle conservano il ricordo di tersa sorgente, e come il sole ricordano le città nebbiose, come sognano i boschi i ghiacci eterni, così la morte dell'amore non è la morte dei ricordi, di quella orginaria purezza. Chi ancora ricorda qualcosa non è povero e a notte fonda, in qualche dove, nel buio, supremo affiora il rumore di quei passi in me...

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