sabato 29 dicembre 2007

Fiaba del Bosco Incantato (quarta parte)


...Fiocco di Neve era piena di sconforto. Non riusciva a credere che nel mondo ci fosse tanta sofferenza: nel Bosco Incantato tutto era perfetto! Perché fuori del Bosco le cose erano così brutte?
Fecero ritorno al villaggio vicino al Bosco, ma il Bosco Incantato non c’era più perché Fiocco di Neve aveva smesso di credere nella Felicità fuori del Bosco. Nel Bosco Incantato era rimasto solo il laghetto di ninfee, e lì Fiocco di Neve vuotò le sue lacrime di disperazione. Allora le apparve il Mago della Luce, con lo sguardo triste. Non proferiva parola alcuna. Semplicemente la guardava triste. Allora Fiocco di Neve capì. La Felicità era sempre stata lì, dentro di lei, e finché l’Amore avesse vissuto nel suo cuore il mondo sarebbe stato perfetto.
"Con l’Amore che si diffonde tutto intorno a noi non esiste la sofferenza" disse il Mago, ora ravvivato. "Fiocco di Neve, ora hai capito qual è la verità? Non smettere di essere felice e diffondi il tuo Amore" disse il Mago e poi scomparve. Dal laghetto di ninfee che aveva raccolto le lacrime di Fiocco di Neve cominciò ad emergere una forte luce verde e nel giro di pochi secondi ricomparve il Bosco. Fiocco di Neve allora tornò al villaggio e cercò Il Gobbo e Il Dritto. Appena li ebbe trovati disse loro: "Non è vero quello che mi avete fatto vedere. La malattia, la povertà, la miseria, non sono che apparenze. La Verità è l’Amore. Siete riusciti a farmi perdere l’Amore, e allora io ho visto la sofferenza". Il Gobbo disse: "Ma come? E allora tutta quella gente? Anche loro la vedevano e la sentivano la sofferenza…"
E Il Dritto disse: "Mica possiamo ingannare tutti quanti insieme…"...

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