venerdì 18 aprile 2008

Dimenticami...


Dimenticami, se questo dimenticare ti fa più felice per un istante, dimentica, come soffio del cupo bosco e ubbidienza a quel soffio. Dimenticami, come si dimentica se stessi è solo così si è. Dimenticami, come barlume del fuoco la cui fiamma ti riscaldava ed era a te minaccia, e l’ardore e il gelo ti circondava e lungo il corpo, avvolgendoti, correva. Dimenticami, come treno che ha fatto sfrecciare occhi lucenti sull’oscurità fitta e nel ricordo non transita più, come svanito, perduto.
Dimenticami. Abbi il coraggio. Ch’io sia stata o no, non è così importante, purchè guardi commosso e turbato e giovane vivo e intemerato.

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