...Oggi come quattro anni fa...l'inizio inconsapevole della fine...Mary, ricordi? Eri con me...Potevo risparmiarmi il pensiero gentile per quella persona per Halloween...Un bacio per te cara amica mia, per essermi di nuovo accanto...Ellie
...ciò che è essenziale è invisibile agli occhi...
...Halloween è una festa di origine precristiana, diffusa dalle popolazioni celtiche presenti nei territori dell'Europa del nord. Con essa veniva celebrata la fine dell'anno inteso come ciclo del sole. Per capirci, la fine del periodo fertile estivo e la preparazione all'inverno per antonomasia periodo poco prolifico. Ciò è riscontrabile dal nome gaelico di questa festa: Samhain significa infatti fine dell'estate. Questo giorno era considerato al di fuori del tempo perché rappresentava il passaggio tra un ciclo solare e il successivo, ne conseguiva che la distanza tra il mondo dei morti e quello dei vivi si assottigliasse a tal punto da permettere il passaggio dall'uno all'altro. Per questo motivo si usava lasciare del cibo nelle case affinché gli spiriti dei defunti potessero goderne. Se la tradizione celtica non temeva gli spiriti dei defunti, temeva invece gli elfi e le fate, creature che si abbandonavano a scherzi e dispetti anche crudeli e terrificanti, a causa di antichi rancori verso gli esseri umani. E' insita quindi in questa festa una predisposizione allo scherzo e al travestimento. Durante questa notte, la più paurosa di tutto l'anno, tutto fa brodo per ricreare atmosfere suggestive e cariche di pathos...
...Se tu dovessi venire in autunno, mi leverei di torno l'estate con un gesto stizzito ed un sorrisetto, come fa la massaia con la mosca. Se entro un anno potessi rivederti, avvolgerei in gomitoli i mesi, per poi metterli in cassetti separati, per paura che i numeri si mescolino. Se mancassero ancora alcuni secoli, li conterei ad uno ad uno sulla mano, sottraendo, finchè non mi cadessero le dita nella terra della Tasmania. Se fossi certa che, finita questa vita, io e te vivremo ancora, come una buccia la butterei lontano e accetterei l'eternità all'istante. Ma ora, incerta della dimensione di questa che sta in mezzo, la soffro come l'ape, spiritello che non preannuncia quando pungerà...
...Un tempo, una persona a me cara che ora purtroppo non è più accanto al mio cuore, mi ha detto che i rapporti interpersonali, quando si rompono, sono come dei vasi rotti...si può tentare di rimettere i pezzi insieme, incollarli, ma il risultato sarà che i vasi non saranno mai più gli stessi...Aveva ragione...E' quello che è capitato a me in questo momento...Un uomo che si riempiva la bocca di amicizia e fiducia, scopro che in realtà non è altro che un vermiciattolo che la terra, commossa, ha deciso di ospitarlo...sette anni persi...sette anni di illusioni e verità nascoste. E ingenuità da parte mia. A questa persona che non sa neppure l'esistenza del Bosco Vecchio, voglio dire solo addio.